
Il 2020 è stato un anno difficile per tutti, costretti a mantenere il distanziamento sociale causa COVID-19 e successivamente costretti a rimanere a casa per via del lockdown parziale e totale.
Il mio 2020 non era partito proprio bene. Mio figlio di 7 mesi è stato ricoverato all’ospedale per bronchiolite a metà Gennaio. Un ricovero normale per bambini così piccoli, dicono.
Ho festeggiato qualche giorno dopo il mio 33esimo compleanno a Febbraio e già in TV segnalavano i primi casi di Corona Virus in Cina.
Da Marzo ho conosciuto lo smartworking ed ammetto di aver fatto fatica ad adattarmi inizialmente. Poi ho imparato a gestire i tempi lavorativi. Lo smartworking mi ha fatto risparmiare soldi e tempo: soldi per la benzina ed il ristorante; tempo risparmiato di strada e pausa pranzo per dedicarmi di più a mio figlio.
Nello stesso periodo sono stati interrotti anche tutti i campionati di calcio dilettantistici, costringendo anche agli arbitri come me allo stop forzato. Lo stop ha decretato poi la fine definitiva della stagione.
Aprile e Maggio lo ricorderò come un periodo segnato da decreti, da weekend rinchiusi in casa e da corse come criceti in giardino.
Anomalo il primo compleanno di Leonardo a Giugno. Non come avrei voluto, poiché avevamo in mente una festa in grande, con tanti bimbi, cuginetti e e amici.
A Luglio sembra le cose andassero meglio a livello di contagi. C’era il via libera per gli spostamenti. Arriva Agosto per la nostra vacanza. E quella di Leo, che ne ha fatta una pelle quest’anno al mare.
A Settembre c’è stato un parziale ritorno alla normalità: rientrato in ufficio e ripreso ad arbitrare. Siamo stati anche a 3 matrimoni di parenti ed amici.
Purtroppo, però, ad Ottobre c’è stato un aumento di contagi e si è ritornati al lockdown forzato, lavorando in smartworking e dicendo ancora stop alle domeniche di arbitraggio da inizio Novembre.
Dicembre è il mese del Natale ed è stata l’unica cosa emozionante di questo 2020. Vedere il proprio figlio scartare i regali. Vederlo felice è stato bello.
Mi spiace che quest’anno l’abbia passato lontano da altri bimbi e cuginetti. Sarebbe stato bello vederlo giocare più spesso con loro.

Che questa pandemia sia anche occasione per riflettere e progettare un nuovo futuro.
Un pensiero a tutte le famiglie e le persone che hanno passato un momento difficile e che sono riusciti a passarlo con forza e determinazione.
Buon lockdown a tutti, o meglio… auguri per un sereno 2021.