
L’IMPORTANZA DEL FILTRO DI POSTA
Un Antispam è in grado di individuare e-mail indesiderate evitando che giungano alle caselle di posta in arrivo degli utenti. Esso utilizza una combinazione di controlli per stabilire se un determinato messaggio è spam o meno, o contenga allegato infetto. Nella scelta di un buon antispam, occorre tenere in considerazioni gli aspetti tecnici elencati qui sotto:
- Antispam possibilmente in cloud poiché si va ad alleggerire il carico di lavoro del server di posta, eliminare tutto il traffico di posta non desiderata in arrivo sul server di posta. L’altra opzione è l’antispam on-premise con una configurazione cluster attivo-attivo. In caso di problemi su un nodo macchina, gli utenti continueranno a ricevere posta senza disservizi.
- Il filtro deve essere attivo non solo in entrata, ma anche in uscita. Quest’ultimo per preservare la reputazione del proprio server di posta.
- Più di un motore Antivirus per la scansione degli allegati.
- Abilitare l’SPF (Sender Policy Framework) per rilevare tentativi di e-mail spoofing. Questo protocollo permette, a coloro che ricevono posta, di verificare che la e-mail in arrivo da un determinato dominio provenga da un IP o host autorizzato dall’amministratore di dominio.
- L’utilizzo della Greylisting riduce il volume di posta indesiderata. Questo controllo viene eseguito solo quando la seguente terzina di informazioni è nota all’antispam per la prima volta: indirizzo IP del server di posta mittente, indirizzo e-mail del mittente ed indirizzo e-mail del destinatario.
- Utilizzo delle RBL (Reject BlackList). Quando un’email viene ricevuta, determinati elementi di essa vengono inviati e confrontati con i Server RBL esterni che restituiscono un risultato: spam o meno.
- Utilizzare regole per ricercare codici HTML, parole o espressioni (anche tramite pattern) che sono ricorrenti nei messaggi di spam.
- Fornire all’utente un digest giornaliero contenente una lista della posta bloccata, escludendo posta rilevata come virus. L’utente potrà quindi consultare la sua lista e decidere di rilasciare o meno in autonomia le e-mail. Qui sotto, un paio di esempi di digest:


- Gestire le Whitelist e Blacklist in modo opportuno, consapevoli del rischio che, un indirizzo e-mail in whitelist, scavalcherà tutti i filtri antispam e verrà consegnata all’utente.
- In caso di antispam in cloud, potrebbe risultare utile fornire il portale web utente per il concetto di Business Continuity. Qui sotto un esempio:

Tutti gli aspetti sopra elencati non sono necessariamente indispensabili, ma saranno sicuramente utili per la scelta di un buon antispam.
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