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Volo in alto

Don't just learn, experience.

Esplorare i cieli con un drone è più di un hobby, è una passione che solleva i sogni al di sopra degli orizzonti. Ma occorre sempre rispettare delle regole.

Se si vuole acquistare un drone e lo si vuole pilotare per passione come la mia – sia in ambienti urbani, sia in aperta campagna – sarà necessario conoscere e seguire le regole stabilite dall’ENAC (Ente nazionale aviazione civile) nel suo Regolamento per i mezzi a pilotaggio remoto. Quindi, il Regolamento EASA (UE) 2019/947 (Gennaio 2024), valido per tutti gli stati UE più Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Islanda, e dove l’età minima per pilotare il drone è di 16 anni in Italia.
Non è richiesta età minima per i droni autocostruiti <250 g (assemblati da privato e usati ad uso esclusivo del fabbricante) o droni giocattolo (destinati ai ragazzi sotto i 14 anni in accordo alla direttiva 2009/48/CE. Può pilotare un drone anche una persona sotto i 16 anni, ma accanto ci deve essere una persona di età maggiore a 16 anni con i requisiti necessari per pilotare il drone.


COSA FARE PER ESSERE IN REGOLA CON IL PROPRIO DRONE

1) Registrazione come Operatore

Registrazione come Operatore nello stato in cui abbiamo la residenza presso l’autorità areonautica.
I droni <250g che non hanno dispositivi video o audio a bordo che possano captare dati sensibili sono esenti dalla registrazione.

In Italia l’autorità areonautica è ENAC e la registrazione va fatta sul sito d-flight.it.
D-Flight necessita di un abbonamento base di 6 Euro e ci si registra con carta di identità elettronica o con Spid per ottenere il QR code immediatamente, altrimenti si possono inviare i propri documenti via e-mail, ma a questo punto l’ottenimento del QR code avviene dopo qualche giorno.
Viene generato un codice EASA e verrà generato un QR code che va stampato ed incollato ad ogni drone (non serve al radiocomando).
L’abbonamento di 6 Euro il primo anno è obbligatorio per generare il QR code. Dal secondo anno si può non fare l’abbonamento.

Se un operatore non risiedente nell’UE vuole venire in Europa a volare deve registrarsi presso l’autorità aereonatica del primo stato in cui effettua le operazioni.
L’Operatore e il Pilota possono non coincidere. L’Operatore è il proprietario del drone. Il Pilota è colui che effettua le operazioni di volo. L’Operatore è sempre responsabile di verificare che il Pilota abbia i requisiti per pilotare quel drone.

Non c’è più distinzione tra uso ludico e professionale.

2) Assicurazione

Il regolamento europeo lascia agli stati il discorso Assicurazione. In alcuni stati l’assicurazione non è obbligatoria per uso hobbistico.
Il Italia di assicurazione parla il Regolamento emanato dall’ENAC il 4 Gennaio 2021 (Regolamento UAS-IT) all’art. 27: occorre un’assicurazione per responsabilità civile verso terzi adeguata allo scopo con massimale minino di 920.000 Euro.

Art.27 del Regolamento UAS-IT (4 Gennaio 2021)

A livello hobbistico è il pilota che si assicura e potrà utilizzare tutti i droni.
A livello professionale ogni drone deve essere assicurato.

3) Controllare le mappe

D-flight oltre ad essere il portale dove effettuiamo la registrazione, è anche il portale dove vengono riportati i limiti di altezza del’UAS a livello cartografico.

L’altezza massima per volare in Europa è di 120 m, ma ci sono anche delle zone dove l’altezza è inferiore. L’altezza è riferita sempre al punto più vicino della superficie.

Altezza massima di sorvolo

L’altezza massima è sempre definita dalle mappe di D-Flight:

  • Zona rossa = 0 metri. Non si può volare.
  • Zona arancione = 25 metri massima.
  • Zona gialla = 45 metri.
  • Zona azzurra = 60 metri.
  • Zona bianca= 120 metri.

Le zone geografiche UAS partono dalle altezze indicate e vanno verso l’alto.

Zone geografiche UAS

Il regolamento europeo prevede che se si è nel raggio di 50 metri da un ostacolo artificiale di alzare il drone fino a 15 metri sopra l’ostacolo, anche se l’ostacolo è superiore ai 120 metri. Si può sorvolare sopra l’ostacolo, ma in questo caso si deve chiedere il permesso al proprietario.

Sorvolo di ostacoli (esempio)

La circolare ENAC ATM-09A ha introdotto una limitazione: se c’è un ostacolo artificiale entro i 50 metri con un’altezza inferiore a 105 metri e si trova in una zona in cui l’altezza massima di volo consentita è inferiore all’altezza dell’ostacolo si potrà salire ad un’altezza di 5 metri sopra l’ostacolo.

Circolare ENAC ATM-09A
Circolare ENAC ATM-09A (esempio)

Con il drone è possibile volare più o meno vicini alle persone, agli agglomerati urbani, residenziali e commerciali in funzione del peso del drone e/o della sua classe.

La marcatura di classe di un drone è una certificazione che va da C0 a C6 ed è un requisito per tutti i droni immessi sul mercato dall’1 Gennaio 2024.

Tutti droni con marchiatura di classe tranne C0 c’è l’obbligo di inserire il proprio codice EASA all’interno dell’ID Remote. Lo di inserisce nell’applicazione del drone. Il codice è quello che di trova nel portale D-flight compreso le ultime 3 cifre segrete.
L’ID Remote durante il volo manderà i dati (codice EASA, telemetria, altezza, il punto in cui si trova il pilota ecc.) in remoto via wi-fi o bluetooth nel raggio di 500/1000 metri a chi utilizza applicazioni come forze dell’ordine a anche cittadini normali. Le forze dell’ordine hanno accesso a tutti i dati, mentre i cittadini normali possono solo fare segnalazioni.
Droni senza marcatura di classe perché immessi sul mercato prima dell’1 Gennaio 2024 non hanno l’obbligo dell’ID Remote, tranne per quelli che volano nella categoria SPECIFIC.

Marcature di classe UAS

Categorie

Le categorie sono tre: OPEN per operazioni a basso rischio; SPECIFIC per le operazioni a medio rischio; CERTIFIED per le operazioni ad alto rischio.

Categorie OPEN, SPECIFIC e CERTIFIED

Nella categoria OPEN il volo deve essere VLOS, quindi drone a vista.

VLOS

Il volo è sempre proibito su assembramenti nella categoria OPEN. Con assembramento non è definito un numero preciso di persone, ma da un numero tale da limitare la loro possibilità di spostarsi dalla traiettoria di un drone che sta cadendo

Chi pilota il drone nella categoria OPEN non può fare richiesta di volo nelle zone della circolare ATM-09A, zone geografiche istituite a protezione del traffico aeroportuale.

Per fare richiesta di volo in queste zone occorre l’attestato SPECIFIC.

La categoria OPEN è suddivisa in tre sottocategorie: A1, A2 e A3.

A1
A1

Condizioni di volo:

CO

  • Droni con marcatura di classe C0
  • Droni senza marcatura di classe con peso al decollo 250 g
  • Droni autocostruiti con peso al decollo inferiore ai 250 g e velocità massima inferiore ai 19 m/s.
  • Nessun attestato di competenza
  • Scenario urbano
  • Sorvolo di persone coinvolte (sempre nella categoria OPEN e SPECIFIC), ovvero persone informate sulla natura delle nostre operazioni e non impegnate in altre operazioni tenendo il drone a vista
  • Sorvolo di persone non coinvolte
  • No su assembramenti
  • Rispetto della privacy secondo il regolamento europeo 2016/679 (no invasione spazi personali altrui, no diffusione di volti riconoscibili, no diffusione di dati sensibili, no diffusione di targhe no diffusione di indirizzi di casa ecc.)
Regole privacy
  • Sorvolare animali mantenendo distanze di rispetto
  • I C0 hanno una altezza massima imposta dal costruttore di 120 m dal punto di decollo come da regolamento 2019/945 in cui ci sono i requisiti che i costruttori devono rispettare per avere la marcatura di classe
Limitazione altezza dal costruttore di 120 m per i droni marcati C0

C1

  • Droni con marcatura di classe C1
  • Droni marcati C1 che vanno di peso dai 250 g ai 900 g con attestato di competenza A1/A3 che serve per pilotare droni dai 250 g fino ai 25 kg di peso
  • Volo in scenari urbani
  • No sorvolo di persone non coinvolte, se non in maniera occasionale diminuendo il prima possibile il tempo di sorvolo
  • Sorvolo di persone coinvolte
  • No su assembramenti
A2
A2

Condizioni di volo:

C2

  • Droni con marcatura di classe C2
  • No a droni senza marcatura di classe
  • Droni che vanno dai 900 g ai 4 kg di peso con attestato di competenza A2
  • Volo in scenari urbani
  • Volo fino a 30 metri dalle persone non coinvolte o fino a 5 metri dalle persone non coinvolte a patto che il drone abbia una velocità massima impostata di 3 m/s, sempre rispettando la regola 1:1, ovvero la distanza dalle persone non coinvolte non può mai essere inferiore all’altezza alla quale si trova il drone
  • No su assembramenti
A3
A3

Condizioni di volo:

C3

  • Droni con marcatura di classe C3
  • Droni con massa al decollo dai 900 g ai 25 kg
  • Volo a 150 m dagli agglomerati urbani, commerciali e industriali e lontano dalle persone
  • Serve l’attestato di competenza A1/A3
  • No volo su assembramenti

C4

  • Droni con marcatura di classe C4
  • Aeromodelli (dispositivi a pilotaggio remoto usati esclusivamente per fini ricreativi che non hanno modalità di volo automatico) con peso fino ai 25 kg compreso di carico

LEGACY

  • Droni senza marcatura di classe con massa al decollo dai 250 g ai 25 kg

Volo FPV

Il regolamento europeo consente il pilotaggio di un drone FPV sia nell’ambito della categoria OPEN sia nell’ambito della categoria SPECIFIC senza la supervisione diretta del drone, in modalità freestyle o presso un club, a condizione di rispettare determinate regole:

  • avere affianco un “osservatore” durante il volo che terrà per tutta l’operazione il drone in VLOS e informerà il pilota in caso di situazioni pericolose che potrebbero crearsi
  • non sorvolare persone
  • effettuare il volo al di fuori di aree urbane abitate e a una distanza di almeno 150 metri da zone residenziali, commerciali o industriali
  • effettuare il volo ad un’altezza inferiore a 120 metri dalla superficie terrestre
  • non sono ammessi spettatori
  • operare in categoria OPEN, sottocategoria A3
  • l’età minima per poter far volare un drone da in FPV è di 16 anni, ma contattate l’autorità aeronautica nazionale per verificare eventuali deroghe ammesse nel proprio paese

In un volo in indor cadono tutte le regole, anche se si è in zona rossa. Tutte tranne quello di volare su persone non coinvolte.


Volo Notturno

E’ permesso volare di notte a patto che il drone abbia un sistema di luci che permetta al pilota di capirne l’orientamento del drone nello spazio.
Deve avere inoltre delle luci verdi lampeggianti per permettono alle persone a terra di individuare l’oggetto come un UAS


Follow me

Si tratta della modalità in cui il drone insegue il pilota. La modalità è consentita solo per i droni della sottocategoria A1 e la distanza tra drone e pilota non supera i 50 metri.


Acronimi

EASAEuropean Aviation Safety Agency (Ente Europeo per la Sicurezza al Volo)
UASUnmanned Aerial System (Aereomobile a Pilotaggio Remoto / Drone)
ENACEnte Nazionale dell’Aviazione Civile
VLOSVisual Line Of Sight (Volo a vista)
MTOMMaximum Take Off Mass
FPVFirst Person View (Vista in prima persona)

Download


Ecco a voi una splendida vista dall’alto di Ischitella (FG) realizzata con il mio DJI Mini 3 Pro.

Andrea

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